STRUMENTI - Guida Modellistica
aerografo & compressore

L’aerografo (airbrush) è una penna che, grazie all'assorbimento di colore tramite un piccolo contenitore e alla pressione di aria compressa, permette di nebulizzare vernice liquida in modo omogeneo e preciso. Ovviamente in base alla qualità tecnica e costruttiva, i costi di tale strumento variano fino a raggiungere cifre notevoli per livelli professionali.
A titolo d'esempio citeremo ora alcune marche conosciute più o meno prestigiose:
Iwata, Richpen, Badger, Paasche, Olympos, Harder&Steenbeck/Hansa, Testors/Aztek, Grex, Efbe, Tamiya, Revell, etc.
Invece una precisazione per i cloni a basso costo (tipo Fengda/BD, repliche Iwata): possono servire solo per prova o alternative extra, ma non sono paragonabili realmente a nessuna delle precedenti marche in termini di resa ed affidabilità nel tempo.

Seguono le principali caratteristiche da conoscere per valutare la tipologia di un airbrush.
SINGOLA AZIONE:
funzionamento più elementare in quanto permette di agire solo premendo un pulsante che aziona la semplice uscita del colore. Alcuni modelli sono dotati di una rotella sul retro per regolare la quantità massima di vernice erogata, ma in nessun modo si può modulare il flusso tramite il pulsante.
DOPPIA AZIONE:
sistema dei modelli più versatili con il controllo per regolare sia il flusso d'aria (premendo il pulsante) e sia la quantità di colore nello spruzzo (tirando contemporaneamente indietro il pulsante).
DOPPIA AZIONE CONTROLLATA:
funzionamento come sopra, ma assistito nel senso che con un'unica azione si controlla aria e quantità colore, quindi tirando indietro il pulsante uscirà prima solo l'aria e poi gradualmente il colore a seconda di quanto si continua a tirare il pulsante. L'ideale per questo tipo sono i modelli a pistola, il grilletto infatti è perfetto per questo uso.
A GRAVITA':
pescaggio del colore per cui questo deve solo scendere tramite il secchiello posto sopra la penna.
A DEPRESSIONE:
un secchiello si innesta sotto e la penna deve risucchiare il colore, adatto più per i grandi carichi.
SIDE:
variante con l'innesto laterale della coppetta colore per agevolare soprattutto la visibilità.

Considerare anche che se si usano diluenti aggressivi come i solventi servono guarnizioni (o-ring) in Teflon/PTFE/Viton.
Necessario infine, a seconda della densità del colore trattato e delle specifiche esigenze di utilizzo, valutare il diametro della spruzzo e la capienza della coppetta.

Ecco alcuni esempi tra quelli provati personalmente.

HP-TR1 (IWATA serie Revolution): dopo un economico clone tester (BD-180) siamo finalmente passati ad una vera Iwata, modello scelto per spruzzare qualsiasi tipo di colore col massimo del comfort durante lunghe sessioni.
Sistema a doppia azione controllata, foro duse (punta) 0.3 mm, coppetta colore da 8 ml (laterale removibile).

RK-1 (BADGER serie Renegade): questo modello Krome è speciale e al momento del nostro acquisto (Febbraio 2012) ancora non ufficialmente in catologo e quindi molto rara da trovare disponibile (thanks Mr Gustavo!). Si tratta di una versione riveduta e corretta che fa praticamente da sintesi dei tre modelli Renegade usciti prima di essa, dunque l'unione di velocità, spirito e furia (i nomi dei precedenti modelli: R1V-Velocity, R2S-Spirit, R3R-Rage). Oltre al nuovo aspetto cromato vi sono migliorie tecniche sulla regolazione di ago e pulsante, inclusa impugnatura più comoda e doppia fornitura di ago e duse. Rapporto qualità/prezzo tra i migliori al mondo! Un vero gioiello ideale per le operazioni di fino e alta precisione con controllo totale.
Sistema a doppia azione indipendente, foro duse (punta) 0.21/0.33 mm, coppetta colore da 7 ml (a gravità fissa).

Raccomandiamo di leggere con attenzione le istruzioni di un aerografo, che oltre ad essere costoso è anche molto delicato. Attenzione soprattutto alla fase di pulizia e alla salvaguardia delle guarnizioni, quindi avere cura di spruzzare almeno uno o due carichi di diluente ad ogni cambio colore, utile a tale scopo un clean pot (contenitore con coperchio e filtro per spruzzare a vuoto). Al termine di una sessione di pittura completa, invece andrebbe effettuata una pulizia approfondita smontando le parti principali, in questo caso considerare anche un'interessante idea: lavare l'aeropenna (senza ago da pulire rigorosamente a parte) in una lavatrice ad ultrasuoni tipicamente usata per i gioielli, la nostra è la CTBrand 400D (vedere "verniciatura" in Tecniche).

Essenziale al funzionamento dell'aeropenna è l'aria compressa, quindi o ci si fornisce di bombolette specifiche (da sostituire ogni volta dopo l'esaurimento) o si investe in un compressore.
Il nostro primo è stato uno specifico da modellismo senza serbatoio che, nonostante la buona marca (Amati), non riusciva ad accontentarci per un'incostanza della pressione.
Il secondo fu uno da bricolage con motore a bagno d'olio, ma ingombrante, troppo rumoroso per uso domestico e privo dell'utilissimo filtro anticondensa.
Il terzo un economico a pistone (senza olio) che si può trovare anche sotto i 100 euro, con un piccolo serbatoio da 3 lt che in realtà si scarica subito (lasciando il compressore praticamente sempre accesso), ma consente un passaggio intermedio necessario per un getto abbastanza costante.
Ultimo in uso un MGsc, il vero investimento serio! Un compressore silenziato a bagno d'olio dalle ottime prestazioni. Più info nell'approfondimento dedicato.